I MALVAGI
secondo movimento
da Fëdor Dostoevskij
ideazione e regia Alfonso Santagata
con Carla Colavolpe, Massimiliano Poli, Alfonso Santagata, Tommaso Taddei, Giancarlo Viaro luci Antonella Colella
una produzione Katzenmacher soc. coop.
col sostegno di Ministero Beni e Attività Culturali – Regione Toscana – Comune di San Casciano V.P. – Comune di Gavorrano
La giovanile infatuazione di Dostoevskij per il socialismo francese, l’aveva condotto al patibolo, poi graziato in una galera siberiana.
I demoni e Delitto e castigo sono le cronache dei suoi tempi… spunti da cronache giudiziarie. Raccontano di cinici, di demoni che Dostoevskij trovava nel corpo malato della Russia dentro le generazioni del suo tempo.
Raskol’nicov si chiede infatti: «perché dovrei uccidere?», voglio fare del bene alla società voglio… rendere felici gli uomini ma c’è un pidocchio ributtante, una vecchia strozzina che maltratta sua sorella e tiene in casa un mucchio di soldi, perché non dovrei prenderli? In fondo quanta gente ha ammazzato Napoleone per realizzare i propri fini?
I demoni e Delitto e castigo, che si possono leggere come due romanzi “politici”, assieme a Memoria di una casa morta, che narra la sua esperienza di quattro anni di carcere in Siberia, sono stati la partenza del nostro lavoro.
Dostoevskij si scaglia contro la società del suo tempo, contro tutti, non solo contro i rivoluzionari invasati e folli, ammalati di nichilismo, che non credono in Dio, odiano la Russia e tramano attentati contro lo Zar. Il nichilismo è la fonte di tutte le ideologie perché è la fonte di tutte le divisioni. E per Dostoevskij colpisce e coinvolge anche lo sventurato, il sofferente in modo completamente umano.
Lavoreremo sulle loro ombre indagando anche il mondo che ci circonda. S’incontreranno e si scontreranno pazzi e instabili; organizzazioni segrete, cospirazioni e tradimenti; circoli rivoluzionari e fanatici delle proprie idee.
Ancora oggi il nichilismo è quanto mai attivo anche fra i giovani, penetra i sentimenti, confonde i pensieri.
Oggi «manca la risposta al perché?» perché devo stare al mondo? In un mondo che non mi considera, che non mi chiama per nome, che non mi vive come risorsa ma come problema…*
«giovani della nostra generazione, immersi nello stesso flusso globalizzante in cui tutti noi siamo immersi. Nati nella cara vecchia Europa, che però vedono come terra nemica, non se ne sentono parte. Ma poi cosa vuol dire sentirsi parte dell’Europa? L’assenza delle dogane? una bandiera comune, viaggiare senza barriere? Sono questi gli ideali e i valori che i giovani del nuovo millennio,che non hanno chiuso gli occhi davanti al nichilismo, propongono al mondo adulto che rattrappito nel suo egoismo, a questi valori ha da tempo rinunciato».*
*da Umberto Galimberti, Dialogo con le generazioni del nichilismo attivo.
La Compagnia Katzenmacher, fondata da Alfonso Santagata, Claudio Morganti e Tullio Ortolani, nasce professionalmente nel 1979 con il debutto in gennaio dello spettacolo Katzenmacher, scritto e diretto da Alfonso Santagata. Il successo di critica che l’avvenimento consegue si rivela di tale importanza per la storia della Compagnia da caratterizzarne l’identità stessa.
Fra i protagonisti riconosciuti del rinnovamento della scena italiana, Alfonso Santagata sa coniugare la sperimentazione di nuovi linguaggi con la riscoperta della tradizione, attraverso la rilettura dei classici, la scrittura di testi originali, la valorizzazione della drammaturgia d’attore.
L’impegno e la portata del lavoro svolto da Alfonso Santagata con la compagnia Katzenmacher sono sottolineati nel corso degli anni da alcuni importanti riconoscimenti nazionali quali il Premio della Critica e il Premio UBU nel 1984; il Premio UBU per la ricerca scespiriana per gli spettacoli Terra Sventrata e Polveri nel 1995. Per lo spettacolo Petito Strenge (1996), ideato e diretto da Alfonso Santagata, ricevono il Premio UBU 1997 come migliori attori Massimiliano Speziani e Giuseppe Battiston. Nel 2004, lo spettacolo Quali fantasmi viene insignito del Premio Girulà – Teatro a Napoli, per la miglior drammaturgia.
Prestigiosi sostegni produttivi e accoglienze anche internazionali accompagnano il lavoro della Compagnia Katzenmacher: la Biennale di Venezia e Firenze Capitale Europea della Cultura (1987), il Festival di Teatro Internazionale di Sitges, in Spagna (1987), il Teatro La Mama di New York (1989), il Festival Internazionale di Annecy (1998), il Festival di Santarcangelo (quasi regolarmente dal 1979 in poi), il Teatro di Roma (Festival Per antiche vie e Ostia antica, 2000), le Università di Bologna (2002) e di Torino (2003), il Festival delle Orestiadi di Gibellina (2002).