DA VICINO NESSUNO È NORMALE ’02
Con la sesta edizione di Da vicino nessuno è normale, anche quest’anno la cultura va in periferia nord-ovest di Milano, dove la città ha depositato ciò che non può stare in centro, dove c’è l’ex manicomio, la tangenziale, i palazzoni, luoghi pieni di buchi neri. Dove a volte si intravedono le Alpi.
Italo Calvino racconta di una città, Olinda, che cresce senza produrre periferia. “Un’Olinda tutta nuova che nelle sue dimensioni ridotte conserva i tratti e il flusso di linfa della prima Olinda e di tutte le Olinde che sono spuntate una dall’altra, e dentro a questo cerchio più interno già spuntano – ma è difficile distinguerle – l’Olinda ventura e quelle che cresceranno in seguito.”
L’idea di una città diffusa, con tante piazze pubbliche di cultura, di artigianato, di servizi ci piace, e ci piace in particolare l’idea dell’impresa sociale, che pratica i diritti di cittadinanza soprattutto con chi ha difficoltà di accesso ai diritti dell’abitare, del lavorare e dello stare insieme ad altri. Nella piazza principale di Olinda, questo teatro della vita ha trovato forma nel Manuale per fondare una città, il laboratorio teatrale per cittadini giovani che ha lavorato durante tutto l’anno e che porterà in scena lo spettacolo Fuori Mappa.
E c’è il Bar Ristorante Jodok completamente ristrutturato, che vi aspetta con la sua cucina creativa a pranzo e cena. La Falegnameria propone una nuova linea di arredi, I Girabili, risultato del dialogo tra design e tecnologia artigianale.
Questa città immaginaria, costruita in quantità omeopatica, vi invita non solo come spettatori, ma come cittadini a conquistare un pezzo di città reale.