NELL’IMPERO DELLE MISURE

ph. Margherita Caprilli

ATELIERSI

MAR 20 GIU | ore 20.45

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di e con Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi
e con Angela Baraldi, Margherita Kay Budillon e Francesca Lico
elaborazione ed esecuzione musicale Angela Baraldi (voce), Francesca Lico (pianoforte), Fiorenza Menni (progetto sonoro) e Vincenzo Scorza (elettronica, chitarra, suono)
grazie per la cura a Eugenia Delbue
consulenza letteraria Sara De Simone
realizzazione abiti les libellules Studio, ILSARTO di Dario Landini
comunicazione e progettualità Tihana Maravic promozione e distribuzione Antonella Babbone amministrazione Greta Fuzzi direzione tecnica Giovanni Brunetto e Vincenzo Scorza
in collaborazione con SoFraPa – Emergency Training Specialist
con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna

Le parole di Marina Cvetaeva sono tratte da: Dopo la Russia (Mondadori), Il paese dell’AnimaDeserti Luoghi e Il poeta e il tempo (Adelphi) nella traduzione di Serena Vitale; dai Taccuini 1919-21 (Voland) nella traduzione di Pina Napolitano; da Una serata non terrestre (Passigli) nella traduzione di Marilena Rea; da Indizi terrestri (Guanda) nella traduzione di Luciana Montagnani e da L’amica (Ali ribelli) nella traduzione di Anna Monaco.

La sconfinata personalità della poeta dissidente russa Marina Cvetaeva viene esplorata nello spettacolo di Ateliersi attraverso una composizione scenica tesa ad approfondire l’esperienza di ascolto delle sue poesie e dei suoi scritti in prosa, per giungere a un’intima vibrazione con le sue parole.
Nell’impero delle misure si sviluppa così attraverso una molteplicità di figure che incarnano le divergenti tensioni di Cvetaeva, con il desiderio di condividere progressivi avvicinamenti alla sua irriducibile essenza.

In scena appare al principio la Marina adolescente di Margherita Kay Boudillon, che prima della rivoluzione d’ottobre inizia ad esplorare gli abissi che si aprono nella sua anima in formazione, parte di una generazione che attraverso l’arte e la poesia ha inteso sperimentare fino a dove possono estendersi i confini dell’immaginabile. Accanto a lei, la Marina al pianoforte di Francesca Lico: una figura incardinata nel rapporto con la madre pianista che l’ha iniziata alla relazione con la musica provocando abissali solitudini, dolori acuti e insieme la gioia della concentrazione e della creazione, con i suoi immensi desideri. Ma è anche la figlia Ariadna a emergere attraverso la Marina musicista, in un rapporto madre/figlia che si ribalta continuamente disegnando capriole di amorose concessioni e imperiose aspettative. La cantautrice Angela Baraldi porta in scena l’impeto amoroso e la scalmana; una voce profonda che sorge dall’intensità degli incontri, dalle conseguenze delle estreme scelte, dai viaggi attraverso i confini, quando in fuga e quando in caccia. La poesia è invece la dimensione nella quale si sviluppa la presenza scenica di Fiorenza Menni, attraverso quei versi che per tutta la vita sono stati l’urgenza prima di Cvetaeva. Il rapporto con gli elementi naturali e la relazione cosmica con ciò che vive sopra e sotto l’esistenza quotidiana, l’erotismo come dimensione ermeneutica declinato nell’affastellarsi e improvviso diradarsi delle relazioni emergono dai versi incarnati, come segni di una personalità smisurata nell’impero delle misure. In dialogo con le molte, diverse Marine, Andrea Mochi Sismondi assume su di sé la voce di un universo che della poeta coglie i segni e a essa si rivolge, facendosi punto di incontro del prima e del dopo, in una dimensione che rende permeabili i confini tra l’io e il tu.

Protagonista nella tessitura scenica è – come in tutte le opere di Ateliersi – la dimensione musicale, concepita insieme a Vincenzo Scorza a partire dalle opere pianistiche amate dalla giovane Marina per arrivare alla composizione elettronica e al canto.

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I cerchio_Immersion
Marina Cvetaeva, Sette poemi, Einaudi, 2019
Marina Cvetaeva, Arianna, Mimesis, 2021
Marina Cvetaeva, Lettera all’amazzone, Castelvecchi, 2020


ph. Margherita Caprilli

ph. Margherita Caprilli

Date:
martedì
20
giu 2023
ore
20.45