PARTSCHÓTT
MAR 27 GIU | ore 20.45
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di e con Andrea Dante Benazzo
collaborazione artistica e video Laura Accardo
supporto drammaturgico Mattia Colucci
sound design Federico Mezzana
progetto selezionato European Young Theatre 2019 / Powered by REf 2020 / Animali teatrali fantastici e dove trovarli 2021 / Direction Under30 2022
con il sostegno di Carrozzerie n.o.t / Periferie Artistiche – centro di residenza della Regione Lazio / Laboratori Permanenti / Olinda – TeatroLaCucina
Si racconta che nell’antica età dell’oro, sul monte Catinaccio, splendesse il meraviglioso roseto del Re Laurino, che egli stesso tramutò in una pietraia poiché causa di un’infelice storia d’amore e combattimenti. Oggi, solo quando gli ultimi raggi del sole tingono le rocce di una luce rosseggiante, il giardino perduto mostra il suo antico splendore e per qualche attimo si possono contemplare i riverberi delle magiche rose del Re. “Enrosadira” è il nome ladino di questo fenomeno. Dopo la sconfitta di Laurino, il suo popolo decise di nascondersi all’interno delle montagne. L’unico a non rifugiarvisi fu il custode dell’antico roseto. Egli decise di costruirsi una capanna sopra un colle e rimanere in solitudine a vegliare sulle terre dove un tempo splendevano le rose. Il suo nome è Partschótt.
Il 29 ottobre 2018 la raffica di vento più forte mai registrata sulle Dolomiti ha sradicato oltre quattordici milioni di alberi. Tra le zone colpite ci fu anche il Passo di Costalunga, luogo che ha ospitato le vacanze di tre generazioni della mia famiglia a partire dagli anni ’60. Appena due anni prima, mio padre era stato condannato per il fallimento della Gibiemme, l’azienda di famiglia fondata negli anni ’30 da suo nonno. Decise di scontare gli arresti domiciliari in montagna.
Partschótt è un lavoro d’esordio posizionato nella zona di confine tra documentario e racconto intimo. Un vasto archivio multimediale di immagini, video, oggetti, registrazioni ambientali e interviste che indaga le implicazioni morali e politiche legate all’esposizione di materiale privato e tenta di mettere ordine alla storia di una perdita personale e collettiva.
Alaska Libreria consiglia
I cerchio_Tra ricordo e leggenda
Paul Auster, L’invenzione della solitudine, Einaudi, 2010
Albert Camus, Lo straniero, Bompiani, 1947
Annie Ernaux, Gli anni, L’orma, 2015
Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, 1967