LA MORTE E LA FANCIULLA
COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI
regia e coreografia Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
con Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas, Claudia Rossi Valli
musiche F. Schubert La morte e la fanciulla
titolo originale Der Tod und das Mädchen
luci Andrea Gentili
video Jump Cut
organizzazione Dalia Macii
amministrazione e ufficio stampa Francesca Leonelli
produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
con il sostegno di MiBACT Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo, Provincia autonoma di Trento – Servizio attività culturali, Comune di Rovereto – Assessorato alla Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
ringraziamo Danio Manfredini, Tommaso Monza, Luca Fronza
Abbiamo provato a mettere in scena tre differenti “capolavori”:
Uno musicale: il quartetto in re minore La morte e la fanciulla.
Uno fisico: l’essere umano nell’eccellenza delle sue dinamiche.
Uno spirituale-filosofico: il mistero della fine e il suo continuo sguardo su di noi.
Come già Matthias Claudius nel testo del Lied e Franz Schubert nel quartetto d’archi, abbiamo seguito il tema della morte accompagnata a giovani figure femminili; nello spettacolo questi due aspetti sono così distinti: piano coreografico (la fanciulla) e piano video (la morte).
La coreografia
La danza e la musica di Schubert appartengono al mondo della “Fanciulla”. Sul palcoscenico orizzontale la coreografia segue rigorosamente, fino all’evidenza e all’eccesso, gli impulsi musicali: ottocenteschi e romantici. In questa direzione troviamo i corpi nella loro essenza: privi finanche di quell’ultima copertura possibile, fisica ed emotiva. Nudi, come al cospetto della morte.
Il video
I video sono l’immagine di come “la Morte” ci potrebbe vedere. Sul palcoscenico verticale (lo schermo), l’occhio della videocamera riflette la visione invadente e sempre presente dell’antagonista delle fanciulle. Il suono è quello silente del velato e inquietante respiro della morte, sospesa tra i quattro movimenti del quartetto d’archi.
Michele Abbondanza e Antonella Bertoni si incontrano a Parigi nel 1988 e al loro ritorno in Italia fondano la compagnia che porta il loro nome. Dopo quasi trent’anni di pluripremiata attività in Italia e all’estero con oltre 40 creazioni ed essere riconosciuti maestri per giovani e futuri coreografi, la loro Associazione Trentina Formazione Produzione Danza e Spettacolo,altro nome della compagnia A/B, è riconosciuta oggi come una delle realtà artistiche più importanti e vitali del panorama italiano. Significativo è il loro percorso di formazione pedagogica e di ricerca nell’ambito della coreografia e drammaturgia contemporanea.
L’organico del gruppo varia a seconda del tipo di progetto.
Nel 2008 nasce Scuola d’Azione, uno spazio teorico e fisico per la formazione e la trasmissione del loro insegnamento, rivolto ad adulti e giovani, attraverso lezioni e seminari di approfondimento a cadenza regolare, presso la sede della compagnia.
Frutto naturale di Prime Azioni, formazione rivolta ai più piccoli, è la PICCOLA Compagnia Abbondanza/Bertoni, un progetto ambizioso di costituzione di un nucleo stabile di giovanissimi, che porta alla presentazione di alcuni lavori su palcoscenico rivolti rigorosamente ad una platea di pubblico adulto, e che individua la sua vera natura e il suo senso più autentico nel percorso che si compie, nel processo di costruzione di un’opera.
Nel corso degli anni, seguendo una naturale logica di trasmissione pedagogica ed artistica, è entrato a far parte della struttura come Artista Associato, Tommaso Monza (già danzatore e collaboratore della compagnia), iniziando così un’attività di sostegno verso la nuova generazione.