DA VICINO NESSUNO È NORMALE 2018
I manicomi sono nati con un approccio di assistenza totalizzante, costruiti fuori dalle città, contenevano miseria e dolore, ripetitività delle emozioni e delle economie, ogni giorno gli stessi riti per una sigaretta, cento lire e un caffè: il regno del dominio dell’uno sull’altro, innescato da una “scienza” autoritaria, che ancora oggi lascia tracce insegnandoci a perfezionare il dislivello di potere. 40 anni fa, con la legge 180, il matto diventa cittadino con tutti i diritti di cittadinanza: casa, lavoro e socialità.
Nel 1978 a Trieste i Centri di Salute Mentale sono 6, alcuni aperti 24 ore su 24, un servizio pubblico forte, con relazioni tra le persone, tante relazioni e tempo per le relazioni. Quando qualcuno sta molto male serve l’affetto di tanti, un supporto collettivo e un movimento che sappia parlare di emozioni, gesto che una volta era politico.
Oggi più di allora servono spazi e laboratori di relazioni, economie ed emozioni che trascinino corpo e mente, che accolgano senza guardare alla provenienza, al grado di cultura o al livello di sofferenza. Un insieme di singolarità e talenti nascosti che diventi, con l’aiuto di tanti, una piazza vitale di questa città in periferia.