DON CHISCIOTTE E …

© Loris T. Zambelli

© Loris T. Zambelli

una produzione Università IULM e Provincia di Milano – Settore Cultura
in collaborazione con Minnie Ferrara & Associati, Olinda
con Giuseppe Cederna, Yousuf Ademnur
e la partecipazione straordinaria di Elio De Capitani, Cristina Crippa, Moni Ovadia, Gabriele Salvatores, Renato Sarti
musiche originali Carlo Boccadoro e Mauro Pagani
regia Bruno Bigoni

Le riprese sono state effettuate nel gennaio e febbraio 2006 in una Milano totalmente reinventata; la storia di Don Chisciotte è ambientata principalmente nei suggestivi spazi dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini.

DON CHISCIOTTE E …
è stato presentato con grande successo
al Festival di Locarno 2006.

Il progetto nasce all’interno dell’Università IULM, che ha prodotto il film insieme alla Provincia di Milano – Settore Cultura, Minnie Ferrara e associati, Associazione Olinda Onlus, ISU – Università IULM, Expo & Media Comunications Srl.
Si tratta della seconda tappa di un progetto che ha preso il nel 2003, con l’istituzione, all’interno dello IULM, di un Corso di Laurea Specialistica in Televisione, Cinema e Produzione Multimediale.

DON CHISCIOTTE E … ha messo alla prova gli studenti sin dalle prime fasi di studio, dall’ideazione del soggetto alla stesura della sceneggiatura, fino alla produzione e alla post produzione del film, affiancandoli a professionisti quali, fra gli altri, il direttore della fotografia Italo Petriccione, lo sceneggiatore Fabio Carlini. I 15 ragazzi che hanno partecipato al Don Chisciotte sono studenti del secondo anno della Laurea Specialistica in Televisione, Cinema e Produzione multimediale coordinata da Gianni Canova.


Perché il Don Chisciotte

Don Chisciotte di Cervantes è una parabola sulla sorte dell’uomo, sull’incapacità del mondo e della società di comprendere i suoi sogni e le sue illusioni, e ben si adatta ai nostri tempi moderni, crudeli ed esasperati. Ne coglie lo spirito e presta il fianco a infiniti adattamenti. È il romanzo dei contrasti. Tra gli ideali d’amore, onore e giustizia che il protagonista persegue e la triviale realtà della vita, nella contrapposizione tra la dolorosa follia del cavaliere e il saggio buonsenso del suo scudiero Sancho Panza, si riflettono non solo la decadenza e la crisi di una società, ma una più ampia crisi di valori, un nuovo senso tragico della vita che segna la fine di un’epoca, con un’universalità che ha fatto di Don Chisciotte un personaggio tra i più suggestivi della letteratura di tutti i tempi.

DON CHISCIOTTE E … non è quindi un’ennesima versione del romanzo di Miguel De Cervantes. Abbiamo riflettuto sulla modernità del testo per cercare il contatto, ancora fortissimo, tra quel testo e l’attualità. Il nostro Don Chisciotte è un eroe moderno. E l’eroe moderno non è colui che vince le battaglie e le guerre. Sono uomini, donne, bambini che al mattino si alzano e non possiedono nulla, e ogni giorno trovano la forza di affrontare la vita e tutto ciò che ne consegue. Noi, in questo film, parliamo degli ultimi.
Bruno Bigoni