L’ATTORE E I SUOI COMPITI

Workshop condotto da Milena Costanzo

Ci dev’essere una via semplice.
C’è. Ma non è facile.
Bisogna distinguere e scegliere.
Eliminare tutto, affinché la scelta non abbia dubbi.
Perché la scelta non abbia dubbi, non ci deve più essere scelta.
La scelta esiste laddove c’è conflitto.
Eliminare il conflitto. Fare chiarezza. Arrivare all’Azione.
Milena Costanzo

Una mente che vede chiaro, non ha scelta, non decide, agisce!
J. Khrishnamurti

Rivolto a giovani attori professionisti, registi e studenti di teatro

La recitazione, il teatro, l’interpretazione di un brano poetico o di prosa che sia, è sempre una presa di posizione sul mondo. Le tecniche sono importanti, ma non bastano, si tratta di una lotta per la quale bisogna essere pronti. Non importa che tipo di arte si utilizzi per combattere. La prima lotta è sempre quella con se stessi, una lotta per la verità. Altrimenti è finzione, autocompiacimento.

All’interno di un percorso recitativo la libertà si ottiene affidandosi a compiti e regole.

L’azione stessa di fare questo, ci rende veri. E liberi.

Appoggiarsi a emozioni o flussi psicologici rende immediatamente falsi.

Perché in teatro una cosa è certa: tutto è finzione.

Per alzare lo sguardo in alto, verso ciò che non si conosce, bisogna porsi dei limiti, o meglio delle limitazioni. Paradossalmente bisogna creare proprio l’asticella oltre la quale dobbiamo avere il coraggio di saltare. L’attenzione per eseguire i compiti, è ciò che ci rende liberi di esprimere il resto, tutto quello che si prepara ad arrivare.


Milena Costanzo ha lavorato per molti anni come attrice per Giorgio Barberio Corsetti, Claudio Morganti, Alfonso Santagata, Stéphane Braunschweig, Roberto Bacci, Anton Milienin. Ha realizzato suoi spettacoli partecipando a diverse rassegne, festival e concorsi e nel 2011 ha vinto il Premio Ubu per lo spettacolo Lucido, dal testo di Rafael Spregelburd (Miglior novità straniera) insieme al collega Roberto Rustioni. Ha insegnato e collaborato con il centro internazionale di Pontedera, con lʼUniversità di Milano-Bicocca. Ha insegnato per due anni all’Accademia di danza DanceHaus di Milano. Tra il 2012 e 2017 ha lavorando alla trilogia Sexton-Dickinson-Weil dove ha approfondito una ricerca su poesia e differenti linguaggi in campo teatrale. Attualmente cura laboratori per attori professionisti ed è impegnata in una ricerca su recitazione, riscrittura e messa in scena di testi di letteratura. Nel 2022, è tra gli interpreti di Non siamo niente, saremo tutto, regia Alessandro Renda/Teatro delle Albe, dramaturg Jens Hillje (Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia 2019).