SOGNO DI MEZZA ESTATE
Perché una festa cittadina?
La festa è nata un po’ per caso. Da incontri tra gente diversa, impegnati nel sociale, tutti con l’idea di provare a metter su qualcosa insieme: perché non una festa? Una festa del sociale certo, una festa cittadina, meglio, ma comunque con l’idea che il percorso per organizzarla è importante quanto il risultato. Per dirla nel gergo degli affari volevamo fare una partnership.
All’inizio eravamo scettici, chi più chi meno, ma anche attirati dal carattere gratuito, senza secondi fini, di questo progetto di fare una festa. Ed eccoci qua: ha funzionato! Più di cento persone hanno partecipato alle riunioni, nessuno che comanda o che ci mette il copyright. Il baluginio di molte idee e molte proposte, molto lavoro di molta gente e un’allegria promettente.
Perché al Paolo Pini?
Anche il luogo della festa è un messaggio. Ma non il solito sull’emarginazione. Tutt’al contrario, in questo luogo c’è un patrimonio di risorse da valorizzare, un cantiere in trasformazione, in cui si è cominciato a progettare e investire. In questo cantiere sono stati costruiti – con il lavoro di molti, enti pubblici e privati, associazioni, gente che lavora qui o che vive qui – il bar, la libreria, il noleggio biciclette, il restauro mobili, la rassegna video e gli altri servizi permanenti durante la festa.