UN ATTIMO PRIMA
GABRIELLA SALVATERRA | TEATRO DE LOS SENTIDOS
Un’esperienza poetica
di Gabriella Salvaterra – Teatro de los Sentidos
con i partecipanti al laboratorio
organizzazione Claudio Ponzana
Nel Teatro de los Sentidos, con cui lavoro da 17 anni, usiamo un lessico diverso per parlare degli elementi fondamentali della nostra produzione. L’attore è abitante dello spazio in cui lavora, non rappresenta ma agisce abitando nella scena, che per noi è spazio immaginario; lo spettatore è viaggiatore, che crea il proprio percorso con l’abitante, che entra e viaggia nello spazio immaginario; lo spettacolo per noi è esperienza, che si sviluppa lungo le linee di una drammaturgia sensoriale, non solo verbale ma fatta anchee soprattutto di silenzi, oscurità, evocazione di tutti i nostri sensi, che cerca di incontrare e far risuonare la memoria del corpo attraverso l’arte dell’ascolto.
Il lavoro che presento insieme ai partecipanti al laboratorio si è sviluppato attorno ad un tema che ha ispirato la mia ricerca personale da 4 anni; la rottura e la riparazione. Le rotture simboliche, materiali, pratiche, fisiche, emotive che ci segnano con cicatrici più o meno visibili, che raccontanto la nostra storia. Le riparazioni possibili, quelle impossibili, quelle maldestre, quelle che “quasi non si vede più niente”; e i pezzi che ancora dobbiamo cercare di rimettere insieme.
C’è gente che dice che nella vita a tutto c’è rimedio; e tu cosa ne pensi?
Gabriella Salvaterra è un artista modenese che attualmente vive e lavora tra Barcellona ed il Cile, con una estesa traiettoria nella danza, teatro sensoriale e creazione di installazioni. Si forma come artista in diversi laboratori di artigiani, tappezzieri, falegnami e decoratori. È stata artigiana e creatrice di costumi. Ha lavorato in Italia con ERT (Emilia Romagna Teatro), creando e costruendo scenografie e costumi di varie produzioni. Da più di 16 anni lavora nel Teatro de los Sentidos, compagnia nella quale è stata assistente di creazione e coordinatrice di tutte le sue opere principali, al fianco del regista, drammaturgo e antropologo Enrique Vargas. In questa compagnia ha lavorato in distinti ambiti della creazione artistica, però si è specializzata nel vincolo tra la drammaturgia e lo spazio, essendo la creatrice di tutte le installazioni, labirinti e spazi sensoriali degli ultimi 12 anni di produzione.
In ogni progetto assume il lavoro dalla sua creazione fino alla costruzione, mettendo in pratica la sua esperienza, conoscenza estetica e tecnica artigianale.
Tra le sue creazioni più importanti troviamo gli spazi e gli immaginari di Oracoli, La memoria del vino, L’eco dell’ ombra, Filatura, Il Mondo al Rovescio, La Bottega dei Sensi, Piccoli Esercizi per il Buon Morire, L’Ultimo Ballo, Fermentazione, Cuore di Tenebre, Rinascere, spettacoli presentati nei maggiori festival teatrali internazionali di tutto il mondo.
In Cile, dove sviluppa un lavoro di estensione e formazione di artisti, ha creato e diretto insieme a Enrique Vargas lo spettacolo Cuando el Rio Suena, presentato con grande successo nel festival Santiago a Mil 2011 (Santiago de Ciile).
È formatrice del gruppo di attori di questa compagnia e esercita costanti lavori di estensione insieme al Teatro de los Sentidos a livello internazionale. È docente del master universitario “Lenguaje Sensorial y Poetica del Juego”, che propongono l’università di Girona e il Teatro de los Sentidos a Barcellona, e guida lezioni specializzate sulla poetica dello spazio, il corpo e l’architettura.
Negli ultimi anni, mantenendo il suo lavoro creativo in Europa, si è dedicata a sperimentare l’esperienza poetica partendo dal linguaggio sensoriale in luoghi naturali, creando spazi ed installazioni sensoriali, e lavorando con artisti e artigiani in comunità rurali nel sud del Cile.
Nel 2015 ha debuttato con il suo primo progetto individuale “dopo”, un’installazione sensoriale abitata, presentata nella programmazione di VIE SCENA CONTEMPORANEA FESTIVAL a Modena.
gabriellasalvaterra.com
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