RASSEGNA STAMPA
Vita_Frammenti di un discorso amoroso per combattere la violenza contro le donne_25.11.24
Un gruppo di giovani uomini e giovani donne, un ricercatore sociale uno spettacolo teatrale. Appunti e riflessioni dopo aver visto e partecipato a “Succede”, scritto e recitato da Gabriella Salvaterra insieme al suo gruppo di lavoro femminile.Il Giorno_Una passeggiata dentro il mito_29.06.24
<<Il cinema gli ruba gli effetti speciali. A me interessano le deviazioni>>.
Marco Baliani all’ex Paolo Pini con “Quando gli Dei erano tanti”, ispirato all’opera di Calasso.7 Corriere_Maternità_07.06.24
Disagio, commozione e incoscio. Tutte le domande che ci ossessionano
Chiara Lagani mette in scena il romanzo di Sheila Heti e racconta: <<Le donne si contrappongono, ancora. E molti uomini fanno muro>>.la Repubblica_Un mese di teatro per ricordare la “folle” rivoluzione di Franco Basaglia_28.05.24
Quella di Franco Basaglia è probabilmente l’unica rivoluzione riuscita di questo Paese. A Milano ne abbiamo una dimostrazione plastica, l’ex Paolo Pini (…).Corriere della Sera_Liberi di essere come siamo_28.05.24
<<Se non ci fosse stato Basaglia questo teatro non ci sarebbe>>Vita_Qui Milano – La ragazza con le braccia che volano_#03 marzo 2024
Olinda è una cooperativa sociale nata con un obiettivo preciso: «Connettere luoghi dell’esclusione con luoghi della vita, combinare luoghi e pratiche sanitarie e sociali con luoghi e pratiche culturali».
→ Qui Milano a pagg. 47-48
il manifesto_Chi è il mostro? Il riflesso del male secondo Manson_01.10.23
Un tribunale del pubblico nell’ultimo spettacolo di Fanny&Alexander, lo racconta l’attore Andrea Argentieri. Il meccanismo partecipativo, il fascino e il rifiuto, l’adesione emotiva e la sospensione del giudizio.Corriere della Sera_Mosso, un anno dopo. “Il dialogo col quartiere resta una sfida aperta. Ora sogniamo una piazza_16.06.23
Mosso, come il nome della via su cui si affaccia, d’accordo, ma anche e forse soprattutto come lo spirito che lo anima: tutto si muove da quelle parti, idee, persone, storie.Corriere della Sera_Olinda torna e rilancia (per 50 anni)_01.06.23
Olinda è salva, per altri 50 anni l’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini continuerà a essere ciò che è, uno spazio dove salute, teatro, accoglienza, disagio mentale, cibo, feste, musica, incontri, formazione superano ogni confine e l’interesse comune è l’obiettivo.la Repubblica_Invito a teatro con Olinda nell’ex Paolo Pini_31.05.23
Che le periferie fossero la frontiera da cui partire per immaginare un nuovo modello di città l’avevano capito da parecchio, da molto prima che il tema diventasse protagonista del discorso pubblico. Non è un caso che la rigenerazione dell’ex Paolo Pini alla Comasina sia un modello studiato in mezzo mondo.Domenica del Sole 24 Ore_Cechov parla di guerra anche in ucraino_28.05.23
<<A Mosca! A Mosca! A Mosca!>>. Cosa accade se a pronunciare una delle più celebri battute del teatro russo sono tre attrici di Kiev?Doppiozero_L’arte drammatica: ieri, oggi e domani_06.01.23
Otello Circus del Teatro la Ribalta – Kunst der Vielfalt, una creazione teatrale che fa un giudizioso passo indietro per ritrovare i fondamenti dell’arte drammatica e diversi passi avanti, per arrivare (…) a una musica per tutti i sensi degli spettatori, a una scena che conduce su montagne russe di paura e gioia, di risate e pianto (…)”.la Repubblica_Thomas Emmenegger “Dall’ex Pini a via Padova la pratica dell’esitare porta vita in periferia_17.07.22
“Penso al nostro lavoro come a una sorta di caravanserraglio in un deserto, dove si trova accoglienza senza che nessuno ti chieda da dove vieni.la Repubblica_Il paese sul palco per la finta festa con abitanti veri_15.07.22
Andrea Cosentino porta in scena “Fake Folk” per inventare un nuovo rito collettivo.Corriere della Sera_L’altra via Padova_17.06.22
Lo spazio sociale condiviso per una rigenerazione umana. Piazza aperta che vuole salvare l’anima di un quartierela Repubblica_”Da vicino nessuno è normale” il festival nel segno dell’inclusività_13.06.22
Da oggi a metà luglio i protagonisti della scena contemporanea meno allineata Corriere della Sera_Ci vediamo in giardino_01.06.22
Ci sono luoghi che raccontano il cambiamento o meglio lo incarnano nei fatti. Olinda, l’immaginaria e quanto mai reale cittadella che abita il parco dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini, è uno di questi.Balthazar_La libertà è terapeutica?_N.3 (2021)
Quello che mi ha colpito del racconto di Calvino sulla città di Olinda,è il rapporto tra quello che c’è e ciò che può diventare: non solo superare il vecchio, ma creare qualcosa di nuovo.Con questa tesi abbiamo affrontato il nostro lavoro al Paolo Pini: chiuderlo e trasformarlo in qualcosa di nuovo.Corriere della Sera_Quel teatro nato nelle cucine dell’ex ospedale_28.10.21
Una breve rampa e si varca subito l’ingresso. Basta chiudere gli occhi per immaginare i cuochi che rimestano la zuppa destinata a 3 mila persone, i medici e gli infermieri che mangiano in fretta un boccone prima di cominciare il turno in reparto.

Un ristorante, tanti libri, personale dal Ghana all’Albania.

Al via oggi negli spazi dell’ex ospedale Pini il festival <<Da vicino nessuno è normale>>
Teatro e danza per indagare gli effetti del Covid

Grande festa con la rassegna “Da vicino nessuno è normale” e la ristrutturazione del TeatroLaCucina.

Due tavoli in scena: uno alla destra e uno alla sinistra. Una poltrona bianca tra loro. (…) Su uno dei tavoli plichi altissimi di lettere; l’altro coperto da riviste, ritagli. Si apre così La mappa del cuore di Lea Melandri, l’ultimo lavoro di Ateliersi: un dialogo tra parole in cui la potenza dei corpi modifica il campo di forze.

Si candida a uno dei migliori spettacoli dell’estate visti finora e Gabriele Portoghese, il protagonista, come uno degli attori più bravi del momento.
la Repubblica_Torna Olinda con il teatro al telefono_26.06.20
“Da vicino nessuno è normale” all’ex Paolo Pini
“Abbiamo fatto uno sforzo di immaginazione”
Corriere della Sera_Il teatro rinasce alla luce del cielo_25.06.20
<<Da vicino nessuno è normale>>
Spettacoli su un palco all’aperto e una sorpresa speciale al telefono
Corriere della Sera_L’ostello degli invisibili_08.06.20
Nel polo turistico del <<Pini>> ad Affori letti e sostegno per otto ex malati Covid affetti da disagio psichico.
la Repubblica_”Il mio canto libero resti fuori dalla porta dell’ex manicomio”_26.10.19
Il Paolo Pini è ora un’eccellenza milanese e continua a rispettare il dolore dell’autrice (Alda Merini), che non sopportava l’idea di tornare anche a parole in quel luogo: “Non sarebbe giusto rinchiudermi ancora dove ho sofferto”.
Vita_Harris, il ragazzo ripartito dalla cucina di Fiore_21.10.19Questa è una storia di persone, di incontri, di relazioni. La storia di un ragazzo che ha viaggiato, per necessità e per contingenza, e in quel viaggio ha trovato se stesso.
la Repubblica_Tra gli orti e le galline Affori ha un volto bio_26.07.19
Il fatto è che, una volta dentro, non si vorrebbe più andar via.
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Con “Underground” di Cuocolo/Bosetti il percorso di venti spettatori sulle quattro linee esplorando la città dal sottosuolo.

Un viaggio in noi stessi attraverso l’esplorazione delle viscere della città
Corriere della Sera_Dentro le pagine di Foster Wallace_15.06.19
All’ex Paolo Pini va in scena un gioco corale dedicato allo scrittore americano.
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Il Giorno_Rosita Volani del Teatro Pini. <<Cultura e socialità nell’ex manicomio>>_16.08.18
Ogni estate il festival “Da vicino nessuno è normale” negli spazi dell’ex manicomio e del TeatroLaCucina.
la Repubblica_Viaggio nell’enigma Foster Wallace_20.07.18
Nei vari spazi dell’ex Pini domani (21 luglio 2018) un rave di dodici ore, tra giochi, sorprese, partite di tennis, dove gli spettatori vanno alla scoperta dei personaggi e delle trame del capolavoro “Infinite Jest”.
Doppiozero_Margini. Otello Circus a Olinda_13.07.18
Antonio Viganò del Teatro alla Ribalta – prima Compagnia teatrale costituita da uomini e donne in situazione di “handicap” (…) – ha messo in scena un Otello rivisitato, in cui (…) non è Rodrigo, l’attore, che si è adattato a Otello, il personaggio, ma Otello che si è adattato a Rodrigo.
la Repubblica_Il luogo dei tanti talenti_04.07.18
Negli spazi di quello che era un manicomio oggi si incontrano teatro, cultura, arte, cucina, socialità e accoglienza grazie all’associazione Olinda

L’esperienza degli allievi dello psichiatra innovatore e la svolta di strutture come il Paolo Pini oggi aperte al quartiere.
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Corriere della Sera_L’ex ristorante della mafia oggi è un locale di successo_12.04.18
Il <<Fiore>> di Lecco a un anno dall’apertura: <<Scommessa vinta>>

Tre nudi femminili dai lunghi capelli corvini e fulvi; tre corpi perfetti, giovani, appassionati: sofferenti ma anche radiosi per quanto lo si possa essere nello strenuo tentativo di sottrarsi alla morte vittoriosa.

Luigi de Angelis in veste di regista e Chiara Lagani nei doppi panni di drammaturga e attrice – affiancata per l’occasione da una compagna di scena, Fiorenza Menni, dell’altro gruppo romagnolo Ateliersi – affrontano un nuovo viaggio in divenire, stavolta nei quattro libri in cui è diviso il romanzo di Elena Ferrante L’amica geniale.

Prometeo: il dono si è calato nella corposa rassegna milanese “Da vicino nessuno è normale” con speciale disinvoltura, accentuando l’aspetto della disabilità danzante, ma anche la foga energetica dell’insieme.

Il testo di Armando Pirozzi è un gioiello di ironia e grazia poetica, dotato di una delicatezza che verrebbe da definire quasi orientale. E la messa in scena tutta “a togliere”, ordita solo per conferire leggerezza e trasparenza alla trama emotiva dei protagonisti, è un alto esercizio di perfezione che non ammetterebbe un minuto di più né un minuto di meno rispetto alla sua consistenza attuale.

Rispondendo a una chiamata pubblica, le sette famiglie (biologiche, acquisite, di elezione) della tappa milanese, hanno lavorato per poco più di due settimane in residenza al TeatroLaCucina, grazie alla collaborazione con Olinda, per presentare il loro family affair nella cornice di Danae Festival.

Viaggio tra le residenze teatrali milanesi dove tra una cena e una prova aperta nascono spettacoli e sinergie con i quartieri.

Fra i tanti omaggi che, nel quarantennale della morte, il teatro italiano ha tributato a Pasolini, uno dei più affettuosi mi è parso senza dubbio Pier Paolo!, un evento ideato da Giorgio Barberio Corsetti che consiste in una partita di calcio dedicata alla memoria del poeta friulano.

Il doc di Alessandro Penta <<Eresia della felicità>> su Marco Martinelli.

Sull’onda (lunga) della celebrazione dei quarant’anni dalla scomparsa, arriva finalmente anche a Milano uno spettacolo – evento che racconta la grande passione di Pier Paolo Pasolini per il football ovvero il calcio come lo si chiamava una volta.

Dell’amore di Pasolini per il calcio, che considerava <<l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo>>, molto si è detto e scritto, ma Giorgio Barberio Corsetti è andato oltre inventandosi Pier Paolo!, curioso esperimento che è insieme partita e spettacolo.

Fino al 25 luglio al Castello Sforzesco di Milano: interpreti un “plotone” di 200 adolescenti provenienti da cinque regioni d’Italia, Belgio e Senegal.

Dove c’era l’ospedale psichiatrico oggi ci sono un ristorante, un teatro,un ostello; cosa significa fare una vera impresa sociale, cioè tenere assieme mercato e vocazione inclusiva; il rapporto col pubblico che non deve diventare dipendenza; un impegno locale che ha senso solo perché esce dal locale; l’importanza di saper riconoscere i momenti di difficoltà. Intervista a Thomas Emmenegger.

Il <<Paolo Pini>> raccontato dallo psichiatra che lo chiuse.

Olinda è città speciale. Dentro il suo antico e oggi magico recinto si vive, si mangia, si lavora, si fa cultura, si accoglie: clienti ma anche futuri lavoratori, compresi quelli ancora lontani dall’idea di poter lavorare.

Una giornata nell’ex ospedale psichiatrico, luogo di reclusione trasformato in spazio di creatività

Da un pensiero all’altro
Incontro con lo scrittore

Spregelburd, l’autore che tutti vogliono

Un mix di teatro, musica e cinema

La compagnia delle Ariette presenta un documentario girato in una periferia a sorpresa <<integrata>> e solidale

Raccontare un quartiere attraverso i suoi sogni e con l’aiuto dell’arte teatrale. È l’interessante quanto insolita sfida lanciata dal Teatro delle Ariette (…).

Con il suo Marat-Sade, (…) Maurizio Lupinelli e i suoi sessanta attori, tra i quali una quarantina di disabili, è come se avesse voluto aprire ancora una volta, con la furia liberatrice del suo teatro, porte che qualcuno oggi vorrebbe tornare a chiudere intorno all’handicap e alla malattia mentale.

Otto mesi di lavori (finanziati dalla Regione Lombardia e da Fondazione Cariplo) hanno trasformato la mensa dei pazienti, qui ricoverati prima della legge 180 che chiuse i manicomi, in un palcoscenico flessibile per 250 spettatori.

Paolo Pini, il manicomio che diverte e fa cultura

Un’inaugurazione emozionante per il nuovo Teatro Cucina all’ex-Pini con il lavoro di Maurizio Lupinelli. la Repubblica_Deputati in scena come rifugiati_12.07.06

Parlamentari italiani nei panni di rifugiati politici, rifugiati politici nei panni di se stessi e poi attori: tutti insieme sono gli interpreti d’eccezione di Rifugià-ti, lo spettacolo ideato e interpretato dall’attrice Annette Hennemann (…).

Da ghetto per malati mentali a vivace centro culturale, uno straordinario sogno lungo dieci anni, un compleanno importante che l’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini ha deciso di festeggiare con un doppio regalo.

Fuori i pazzi, dentro gli artisti
E il Pini diventa un paradiso
L’ex-manicomio ora sogna il teatro

Cederna: “Il mio Cervantes libero, moderno, milanese”
L’attore protagonista sul set all’ex Pini

Dopo tanta attesa e un’assurda, lunga assenza, finalmente torna a Milano la Compagnia della Fortezza, che porta il suo ultimo, già memorabile, spettacolo, I pescecani.

Nel parco dell’ospedale psichiatrico attori detenuti portano il teatro di Brecht.la Repubblica_Ma sei fuori?_

Si apre domani al Litta la rassegna organizzata dall’ex-Paolo Pini e dedicata al disagio mentale. Tra gli ospiti Marina Confalone.

Emmenegger: così curo il disagio mentale

Viene proprio da dirlo: per fortuna che c’è il Paolo Pini.

Stasera chiude la rassegna <<Da vicino nessuno è normale>>, un’iniziativa nata per gioco che ora attira un vasto pubblico. Pienone a ogni spettacolo.

Cultura e impegno sociale. La proposta che l’associazione Olinda ha inventato nel 1997 e delinea un modo nuovo per mettere in comunicazione le persone con disagi psichici e quelle cosiddette <<normali>> è approdata alla sua sesta edizione.

“Malattia mentale”, un concetto che rischia di essere utile solo a giustificare un agire istituzionale. Il rischio della prognosi che fissa il tragitto, senza esplorare, senza scoprire le potenzialità, senza sapere neanche “le notizie” di una persona. Mettere in moto processi, in cui cresca l’autonomia dell’ex-degente o del paziente, che riscopre di avere possibilità e scelte da fare. Intervista a Thomas Emmenegger.

Sul tappeto i piani di riconversione delle aree del Paolo Pini in zona Affori e dell’Antonini che si trova a Limbiate. “Qui è tutto da reinventare”

Viaggio in un ex manicomio dove si lavora a un progetto d’avanguardia per il reinserimento dei malati.

Massaggiaschiena, vuotatasche sonoro, paravento e altri ancora. Sono pezzi in legno pregiato, destinati a sollecitare i sensi assopiti. Disegnati da Massimo Morozzi e dai suoi collaboratori, a sostegno dell’Associazione Olinda

Nello Studio Segantini gli “Oggetti sensazionali”

Un’estate di grande impegno sociale e intrattenimento nel recupero degli ex ospedali psichiatrici.

È pieno di sorprese l’ex ospedale psichiatrico di Milano …

La creatività irrompe nel sociale e con una proposta entusiasmante e innovativa: l’ex ospedale psichiatrico di Milano apre le porte all’arte, al cinema, alla musica e a tanta gente che, insieme agli ospiti della struttura …, si diverte “da matti” e pone le basi per un rapporto tra “dentro” e “fuori”.

Con la chiusura estiva di molti centri territoriali, <<matti>> lasciati a se stessi e alla loro sofferenza

La rivoluzione del Paolo Pini: i degenti hanno cucina e camere a due letti

A Milano gli ex pazienti sono protagonisti di un videoclip. Ed è solo una delle tante esperienze nate in alternativa agli ospedali psichiatrici.

Sono più di cento gli istituti in attesa di riconversione. Come reinserire i ventimila pazienti, spesso vittime più dei maltrattamenti che delle patologie?
→ ex O.P. Paolo Pini a pag.133 Sette/Corriere della Sera_Siamo matti? | Fuori dove?_n.31 anno 1996
Pensavate che gli ospedali psichiatrici non esistessero più?
Sbagliato: ce ne sono ancora 97, con 22mila ricoverati. Sette/Corriere della Sera_Baj Baj manicomio_n. 7 anno 1995
Entro il 1996 tutti gli ospedali psichiatrici dovrebbero chiudere. E allora perché proprio adesso 40 famosi artisti hanno deciso di decorare il Paolo Pini, storica <<ca’ di matt>> milanese? Per due motivi.